Questo sito

nasce da una fortuita e fortunata coincidenza.
Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato per il centenario della morte di Leopoldo Franchetti (centenarioleopoldofranchetti.it/) stavo lavorando alle poche sue carte conservate dall’Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI), di cui Franchetti fu presidente dal 1910 al 1917. Tra queste spiccano i volumi manoscritti degli appunti in forma di diario dei viaggi da lui intrapresi a scopo di indagine sociale ed economica in alcune regioni del Mezzogiorno fra 1873 e 1884, fra i quali il più noto è quello siciliano, svolto insieme a Sidney Sonnino nel 1876. Il lavoro ha tra l’altro evidenziato il carattere di inedito del diario del viaggio abruzzese del 1884.
Una mattina mi ha chiamato Cristina Saggioro, amica e collega di Memoria, che stava in quel momento lavorando sull’archivio dell’Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino (IPOCAN). “Guarda che ci sono diari di Franchetti anche qui!”. Rapida ricognizione e grande emozione nello scoprire che si trattava dei diari dei viaggi in Eritrea (1889-1890), Benadir (1908) e Tripolitania (1913) oltre ad alcuni minutari della corrispondenza dell’Ufficio di colonizzazione e agricoltura della Colonia Eritrea che Franchetti diresse fra 1890 e 1894. Materiale che gli studiosi avevano sostanzialmente dato per disperso. Sulle vicende che hanno portato questi documenti nell’archivio IPOCAN rimando all’introduzione all’inventario di quelle carte.
Ho perciò proposto alla Direzione generale Archivi dell’attuale Ministero della cultura di sostenere un progetto specifico relativo ai diari di viaggio di Leopoldo Franchetti. Il progetto è stato accolto e finanziato con fondi provenienti dal capitolo 3121 (archivi politici e sindacali) per l’esercizio finanziario 2019. La Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio ha provveduto a definire in dettaglio gli obiettivi del lavoro e a monitorarne la realizzazione avvenuta tra 2020 e 2021.

Leopoldo Franchetti fu un gran viaggiatore.
I viaggi nel Sud d’Italia si inserivano nell’impegno meridionalista teso a fondare l’azione di governo su una conoscenza profonda della struttura sociale, economica e culturale del nostro Mezzogiorno. Gli appunti di viaggio servirono a Franchetti per elaborare i suoi saggi economico-sociali (se ne dà conto nelle brevi note che accompagnano le pagine con le trascrizioni). Egli illustra vividamente i suoi incontri con persone di ogni ceto, grandi proprietari o funzionari pubblici o miseri contadini. L’attenzione è appuntata sulla descrizione delle condizioni sociali del territorio: storia della formazione della proprietà terriera e delle usurpazioni di terre comuni, tipi di patti agrari vigenti, profilo delle classi abbienti e di quelle lavoratrici, consuetudini e mentalità, religiosità.
I viaggi africani sono invece legati al profondo convincimento colonialista di Franchetti, declinato a favore di una colonizzazione agraria a esclusivo vantaggio dei contadini italiani e in aperta ostilità alla soluzione delle concessioni a grandi e medie imprese private. La conoscenza della realtà tribale consuetudinaria, soprattutto in Eritrea, fu per lui la base della elaborazione di una sorta di diritto agrario coloniale. Il lungo viaggio nella Somalia meridionale (durante il quale partecipò anche a uno scontro armato) lo portò in luoghi fino ad allora inesplorati. La missione libica del 1913 fu da lui in gran parte finanziata e portò a conoscenze nuove delle risorse naturali del Gebel.

Sono originali le trascrizioni qui proposte dei diari finora inediti: quello del viaggio abruzzese del 1884 e quelli dei tre viaggi africani. Ma sono state sottoposte a un’attenta revisione anche le trascrizioni dei diari dei viaggi 1873, 1874 e 1876 (pubblicate a cura di Antonio Jannazzo in volumi editi tra 1985 e 1995) poiché in parte lacunose e imprecise.
L’impaginato dei quaderni non segue sempre perfettamente l’andamento cronologico del viaggio. Questo è stato pertanto ricostruito e proposto come andamento di lettura principale.  Le annotazioni a pie’ di pagina, esplicative di persone, luoghi ed eventi, sono state tutte realizzate per questo progetto.
La mappatura è stata realizzata per i soli viaggi italiani. Si spera di poter svolgere in un prossimo futuro un analogo lavoro di georeferenziazione per i viaggi africani, per i quali è necessario un lavoro specifico sui toponimi citati da Franchetti secondo criteri di trascrizione fonetica a volte molto instabili e relativi a luoghi che sono ora in diversi casi denominati in altro modo. Per tutti i diari è comunque disponibile un accesso per indice dei nomi di persona e luogo.